Se nella verità c’è il riferimento a qualcosa di “assoluto” e di “intemporale”, nel relativismo si esprime la mutevolezza del contingente, di modo che la realtà oggettiva e il senso soggettivo risultino separati sin dall’origine. L’aspetto più inquietante della cultura contemporanea stà nell’inimicizia concettuale tra l’io e la verità, con delle conseguenze nella concezione della libertà. Questa, concepita come autonomia dell’individuo, si capovolge nella sottomissione degli individui allo Stato – visto come verità – che offre loro legittimità, dando loro letteralmente l’«essere». La verità dell’io si trasforma nella volontà generale e la libertà del singolo viene a coincidere con sua appartenenza al corpo dello Stato, di modo che il rappor...