Strumenti di fidelizzazione nelle mutazioni del diritto del lavoro

Il volume si concentra su un tema “di frontiera” per il diritto del lavoro: la fidelizzazione del lavoratore. A partire da una ricostruzione del quadro relativo alle tecniche e agli strumenti tradizionali di fidelizzazione vincolata, quali i patti di non concorrenza, i patti cd. di stabilità e i patti di prolungamento del preavviso di dimissioni, nel loro sviluppo giurisprudenziale, si è affrontato un nuovo campo di osservazione per l’indagine giuslavoristica: la fidelizzazione incentivata. In particolare, nel volume si esamina la tematica del welfare contrattuale conveniente, la cui disciplina è stata introdotta dal legislatore italiano alla fine del 2015. Approfondendone le origini storiche all’interno della Responsabilità Sociale di Impresa e l’evoluzione frammentata avutasi nelle leggi di finanza pubblica per il 2016, 2017 e 2018, lo studio del welfare contrattuale conveniente ha permesso di approfondire le prassi contrattuali nel diritto vivente della contrattazione collettiva. In tal senso, l’attenzione è stata rivolta a diversi universi negoziali presenti nella contrattazione collettiva e accomunati dalla caratteristiche di essere orientati, attraverso il “sostegno” pubblico, alla crescita della produttività del lavoro e al benessere nel lavoro: non solo il welfare contrattuale conveniente, ma anche altre species di neo-fidelizzazione, ossia la leva del coinvolgimento paritetico, la partecipazione negoziata a livello decentrato, la formazione ed il lavoro cd. agile. Questo metodo di indagine ha consentito di formulare, al termine del volume, alcuni rilievi sulla fidelizzazione del lavoratore, nei suoi elementi divergenti e convergenti tra vetero-fidelizzazione, nella sua accezione vincolata, e neo-fidelizzazione, nella sua accezione incentivata. Questo ha consentito di riflettere sulle prospettive di breve e lungo periodo nella sua dimensione sistematica