La parola nell'orizzonte culturale originario fu logos, riproduzione della realtà entro di sé già esplicativa di un più vasto, e ben articolato ordine fisico delle cose. Nella fase omerica, essa era stata mythos: evocazione sacrale dell'eterna circolarità delle vicende non solo umane, ma più in generale biologiche. Il pensiero occidentale si dispose così, tra la poesia del mito e le ragioni della filosofia, alla volta di un dialogo tra gli uomini custode della superiore dimensione dell'Essere. Era nata chiara e forte: coltivava in sé, la parola, un significato domestico, ma non privato di sue proprie, e quanto fervide polivalenze. La chiarezza veniva da un collegamento esplicito con i fenomeni naturali; la forza le avrebbe permesso di inner...