Con una mostra collettiva realizzata su commissione dell’Accademia Imperiale di Belle Arti di San Pietroburgo e a cura di Il’ja Repin, la Russia debuttò all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia alla sua seconda edizione (1897). Alla luce di documenti inediti e di recensioni critiche di provenienza sia russa che italiana, l’articolo prende in esame le alterne fasi di realizzazione della rassegna e la sua accoglienza da parte di critica e pubblico. Ne emerge un quadro ricettivo in cui l’orizzonte d’attesa nei confronti dell’arte russa è in larga parte condizionato da precognizioni e stereotipi di natura letteraria, orientati verso l’individuazione di quel “carattere nazionale”, a cui si ispirava il “concorso delle nazioni” delle prime...