L’esame di un censimento sommario dell’archivio signorile visconteo, oggi perduto, permette di individuare l’esistenza in età Viscontea di due archivi distinti, conservati in luoghi diversi, l’uno contenente i diritti della signoria (concessioni imperiali, dedizioni di comunità, concessioni feudali) e della famiglia (contratti dotali e successioni), l’altro il materiale di carattere amministrativo prodotto dalle magistrature finanziarie e giudiziarie. Altrettanto chiaramente appare la consapevolezza dei signori di Milano della necessità di conservare il materiale archivistico pregresso in quanto fonte di legittimazione e strumento di governo
Nella Milano ducale e poi francese e spagnola le indagini archivistiche degli ultimi anni hanno docu...
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Lo studio dei documenti conservati presso la Veneranda Fabbrica del Duomo, la fonte archivistica pri...
Tra le antiche famiglie di Milano, i Visconti di Modrone sono probabilmente il casato che con maggio...
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Adottando come chiave interpretativa il rapporto tra archivio e vita interna dell’ente, l’a. delinea...
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Lo studio delle fonti dirette d’archivio dei libri contabili superstiti di epoca medievale è molto i...
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Dopo una breve introduzione sulla regolamentazione e l\u2019evoluzione storica della confisca nel Du...
Per secoli la costruzione del Duomo di Milano è stata attribuita al duca Gian Galeazzo Visconti. Una...
Il saggio prende in considerazione i processi di comunicazione e di legittimazione del dominio dei p...
L’archivio della famiglia Pepi è costituito da 164 unità documentarie per un arco cronologico comp...
Nella Milano ducale e poi francese e spagnola le indagini archivistiche degli ultimi anni hanno docu...
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