La favola breve: morire giovani nella Milano sforzesca

A fronte delle scarne e discontinue notizie disseminate nella documentazione sulle cause di decesso della popolazione subadulta in epoca medievale lamentata tradizionalmente dalla produzione storiografica, che spesso si deve avvalere prevalentemente di fonti giudiziarie, ecclesiastiche o secondarie, i Registri dei Morti di Milano, conservatisi a partire dal 1452, si segnalano per la loro precocit\ue0 e per l\u2019accuratezza medica della loro compilazione. Istituiti dal duca Francesco Sforza per monitorare costantemente l\u2019andamento demografico di una delle pi\uf9 popolose e produttive citt\ue0 europee, registrano tutti i decessi occorsi in Milano e suburbio, indipendentemente dal sesso, dall\u2019et\ue0, dalla religione, dalla residenza, dal censo e aprono uno spiraglio significativo sulle cause di morte dei minori in epoca tardomedievale.Up to now scanty information on mortality and cause of death of past populations has come mainly from church registries or coroners\u2019 archives. The medical/necroscopic registry of deaths established in Milan in 1452 is the very first in Europe of its kind. The exceptional qualities of this Registry, similar to modern ones, consist in the intention of the Public Authority to register all deaths (both natural and suspicious) with a specific medical report. This Registry reflects the will of the Duke of Milano, Francesco Sforza, to check population mortality and morbidity and suspicious or violent deaths in one of the most important cities in Europe at the time and opens up a significant breakthrough on the causes of deaths of the juvenile population in the late Middle Ages