Una lettura penalistica della valutazione del rischio di competenza della Protezione civile

L'articolo approfondisce il significato e la struttura del momento della valutazione del rischio, quale snodo del sistema complessivo di gestione dei rischi di competenza degli operatori della protezione civile. Si indaga cioè se e a quali condizioni l’erroneo adempimento degli obblighi correlati all’attività di valutazione del rischio possa essere fonte di responsabilità penale per le figure operanti nel settore. La prospettiva seguita nel lavoro è giuridico-penalistica e mira a rispondere a tre interrogativi: il primo attiene alla qualificazione della valutazione del rischio come vero e proprio obbligo giuridico formalizzato nel sistema di protezione civile; il secondo profilo riguarda il nesso intercorrente nel reato colposo tra valutazione del rischio e regola cautelare, intesa come elemento su cui si radica il giudizio di imputazione per colpa dell’evento; il terzo aspetto concerne infine il rapporto tra la valutazione del rischio e la vera e propria imputazione dell’evento colposo, che nel fatto tipico del reato colposo comprende la verifica, per un verso, della tipicità dell’evento e, per altro verso, della cosiddetta causalità della colpa