Risorgere dal carcere. La pena come riabilitazione fra ideale e reale

Il diritto al riscatto sociale delle persone condannate è sancito dalla Costituzione e tutelato a livello internazionale. Una chance di vita nuova e diversa, una possibilità d’inclusione che segua la separazione reale e simbolica segnata dal giudizio di colpevolezza deve essere offerta anche ai responsabili di fatti molto gravi. Per questo alla pena si affidano complicate funzioni terapeutiche, in grado di rigenerare mediante il lavoro, l’istruzione o il mero decorso del tempo passato in cattività. La posta in gioco è alta e notevole lo scarto fra aspirazioni normative e concretezza dei luoghi di detenzione. Sommario: 1. Archetipi. Carcere e resurrezione. 2. Nascita e successo del carcere come pena. 3. Attitudini curative della pena. I penitenziari come luoghi di (fallite) sperimentazioni terapeutiche. 4. Le precoci (e permanenti) istanze di riforma del carcere. 5. L’approccio della Costituzione e delle Corti dei diritti. 6. Risorgere dal carcere: la parola ai detenuti. 7. La sofferenza riabilita? 8. Modelli da perseguire e risultati da apprezzare