Il servizio idrico integrato tra liberalizzazioni e istanze pubblicistiche.

Con il presente elaborato, si intende analizzare l'evoluzione normativa dei servizi pubblici locali, con particolare riferimento alla disciplina afferente il servizio idrico integrato. Per quasi tutto l'arco del Novecento, i servizi di pubblica utilità sono stati appannaggio esclusivo dello Stato, il quale si faceva carico, tramite propri mezzi ed a proprie spese, dell'erogazione di prestazioni fondamentali per la collettività, come la somministrazione di energia elettrica, di acqua potabile e di gas. All'inizio degli anni Novanta,la necessità di contenere la spesa pubblica, dovuta al forte indebitamento contratto dallo Stato ha indotto il legislatore ad un cambio di rotta, aprendo il settore dei servizi pubblici agli operatori economici privati. Nel settore dei servizi idrici, l'emanazione della legge Galli ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, in quanto imposta il servizio in questione in chiave industriale, introducendo criteri di efficienza ed economicità, concetti questi, precedentemente estranei nella gestione dei servizi pubblici. Tuttavia, l'apertura al mercato di questo particolare settore ha dovuto confrontarsi con quanto espresso ceto elettorale nel referendum abrogativo svoltosi nel 2011, il quale ha segnato profondamente la disciplina del settore pubblico in questione