Il rischio idrogeologico in Italia è diffuso in modo capillare. Diversi sono i fattori naturali che predispongono il nostro territorio a crolli in roccia, frane e alluvioni. La prima causa è senza dubbio la conformazione geologica e geomorfologica, caratterizzata da un’orografia giovane, quale quella alpina, e da rilievi in via di sollevamento. Per questo motivo, le tematiche legate allo studio degli ammassi rocciosi sono da sempre di primaria importanza. I metodi tradizionali di rilievo di una parete in roccia, per l’analisi successiva di rischio crolli, prevedono l’azione di un geologo specializzato direttamente in quota. È chiaro come questa operazione non sia semplice e richieda molte competenze multidisciplinari. Con questa attività s...
Sono passati circa vent'anni dalle prime esperienze GPS e solo guardando indietro nel tempo si può c...
Il presente lavoro è stato svolto in collaborazione con Arpa Piemonte che ha supportato finanziariam...
3Lo studio presenta i risultati di una campagna sperimentale svolta presso la miniera di Sasso Poian...
Nell’opinione pubblica, così come tra i non addetti ai lavori, è ancora diffusa l’idea di una geogr...
Sono passati circa vent’anni dalle prime esperienze GPS e solo guardando indietro nel tempo si può c...
Questo volume è l’esito del confronto e delle riflessioni sviluppate durante il II Workshop “AIIG G...
Nell’opinione pubblica, così come tra i non addetti ai lavori, è ancora diffusa l’idea di una geo...
Le più recenti manifestazioni sismiche che hanno colpito territori collinari e montani del centro It...
La parola chiave su cui questo breve contributo intende riflettere è geografie, nella sua accezione ...
Secondo l’“Annual Fire Report 2013” (European Commission-Joint Research Centre, 2014), nel 2013 ci ...
Giunti al settimo numero della rivista, è tempo di volgere lo sguardo alla città in età moderna, at...
L’Inghiottitoio della Masseria Rotolo (PU 355 nel Catasto delle Grotte Naturali della Puglia) è ubic...
L’articolo presenta alcuni dei risultati raggiunti in seguito ad uno degli stages didattici proposti...
L’Inghiottitoio della Masseria Rotolo (PU 355 nel Catasto delle Grotte Naturali della Puglia) è ubic...
nella descrizione della struttura del territorio è prassi considerare i fattori naturali, ambientali...
Sono passati circa vent'anni dalle prime esperienze GPS e solo guardando indietro nel tempo si può c...
Il presente lavoro è stato svolto in collaborazione con Arpa Piemonte che ha supportato finanziariam...
3Lo studio presenta i risultati di una campagna sperimentale svolta presso la miniera di Sasso Poian...
Nell’opinione pubblica, così come tra i non addetti ai lavori, è ancora diffusa l’idea di una geogr...
Sono passati circa vent’anni dalle prime esperienze GPS e solo guardando indietro nel tempo si può c...
Questo volume è l’esito del confronto e delle riflessioni sviluppate durante il II Workshop “AIIG G...
Nell’opinione pubblica, così come tra i non addetti ai lavori, è ancora diffusa l’idea di una geo...
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Secondo l’“Annual Fire Report 2013” (European Commission-Joint Research Centre, 2014), nel 2013 ci ...
Giunti al settimo numero della rivista, è tempo di volgere lo sguardo alla città in età moderna, at...
L’Inghiottitoio della Masseria Rotolo (PU 355 nel Catasto delle Grotte Naturali della Puglia) è ubic...
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L’Inghiottitoio della Masseria Rotolo (PU 355 nel Catasto delle Grotte Naturali della Puglia) è ubic...
nella descrizione della struttura del territorio è prassi considerare i fattori naturali, ambientali...
Sono passati circa vent'anni dalle prime esperienze GPS e solo guardando indietro nel tempo si può c...
Il presente lavoro è stato svolto in collaborazione con Arpa Piemonte che ha supportato finanziariam...
3Lo studio presenta i risultati di una campagna sperimentale svolta presso la miniera di Sasso Poian...