Il saggio ripercorre la vicenda del Piano per la Valle d’Aosta proposto da un gruppo di architetti coordinati da A. Olivetti, esposto nel 1936 alla Triennale di Milano, nel 1937 alla Galleria di Roma e pubblicato nel 1943 con uno scritto dello stesso Olivetti e la Prefazione di R. Zveteremich. La particolarità di questa esperienza risiede nel fatto che la pianificazione non viene intesa come risolvibile solamente a livello del piano regolatore della singola città, ma chiamando in causa un’intera Regione con la finalità di formare uno spazio economico e sociale, architettonicamente costruito attraverso l’urbanistica che è, secondo gli estensori del Piano la «disciplina che traduce in pratica il pensiero politico». Sulla scorta dei dati re...