Notizie dal mondo: alberghi e turismo nelle riviste del Touring Club

Fin dalla sua fondazione nel 1894, il Touring Club Italiano ha dedicato un’attenzione speciale all’editoria: carte, atlanti, volumi illustrati e guide, prima fra tutte la celebre Guida Rossa. Meno note, ma altrettanto importanti, le riviste, pubblicate in genere con cadenza mensile, a partire dal 1895, che costituiscono un patrimonio di vaste dimensioni – quasi 200.000 pagine – conservato con grande cura negli archivi storici del TCI, che recentemente, in linea con i nuovi strumenti per la conoscenza, è approdato in rete. Nel 1925, sentendo la mancanza di un organo maggiormente tecnico, che si rivolgesse a uno speciale e più ristretto pubblico di interessati, nasce la rivista specializzata “L’albergo in Italia”, attiva per 19 anni, fino al 1943. Dopo la seconda guerra l’attività viene ripresa da “Turismo e alberghi”, con l’intento di segnalare gli «obiettivi e gli aspetti della propaganda turistica», com'è intitolato un articolo del 1948 rivolto agli addetti al settore, operatori e professionisti, ma utile anche ai viaggiatori e agli studiosi . Oltre a evidenziare, infatti, i progressi tecnologici e costruttivi, la rivista mensile fornisce il punto tanto sullo stato del recupero del patrimonio alberghiero seriamente danneggiato, quanto sulla realizzazione delle nuove strutture negli anni precedenti quelli del boom. Uno sguardo insolito dunque, antesignano delle attuali riviste specializzate che nel campo dell’editoria affiancano le guide proponendo itinerari inconsueti, ma anche suggerendo consigli con la prerogativa dell’aggiornamento. Sfogliando le pagine di "Turismo e alberghi" in particolare, attraverso gli articoli riccamente illustrati da immagini fotografiche e disegni di progetto, che alternano raccomandazioni pratiche, osservazioni e statistiche alle recensioni con approfondite notizie di grandi alberghi o di media categoria, ristrutturati o appena aperti, è possibile ricostruire la geografia turistica nelle città italiane, spesso anche attraverso il confronto con quanto accade in Europa e negli Stati Uniti