Vincenzo Scamozzi (Vicenza 1548 - Venezia 1616) occupa un posto di rilievo nel quadro complesso e articolato della cultura italiana del tardo Cinquecento. Per lungo tempo rimasto nell’ombra di Andrea Palladio, suo più anziano e illustre concittadino, le cui opere incompiute è sovente incaricato di portare a termine, Scamozzi ha costruito nel tempo una propria idea di architettura - insieme posizione teorica e pratica progettuale - autonoma e distaccata. Ha preso progressivamente le distanze dall’eredità di Palladio, per definire un punto di vista personale e ambizioso, intransigente e teoricamente fondato, che aspira alla definizione di una scienza d’architettura. Il volume, è organizzato in due parti distinte ma legate da una tensione e u...