The author weaves a thesis that overturns the usual way of viewing the relationship between architecture and city. He wonders, not what architecture can do for the city, but: what can the city, in the sense of a set of citizens and institutions, do for architecture in the era of globalization and mass communication? Recalling on the way the exceptional experience of the “Estati Romane”.L’autore tesse un ragionamento che ribalta il modo consueto di guardare al rapporto tra architettura e città. Si chiede, non cosa può fare l'architettura per la città, ma: cosa può fare la città, intesa come insieme di cittadini e istituzioni, per l'architettura nell'epoca della globalizzazione e della comunicazione di massa? Ricordando per tale via l'esperie...