Al centro della discussione troviamo la figura di Pier Paolo Pasolini nelle vesti di critico-saggista. La mia attenzione sarà rivolta dapprima ai suoi esordi saggistici, che impegnarono Pasolini nella creazione di testi di critica letteraria, sociale e artistica; in seguito, abbandonata la critica d'arte, in particolare quella pittorica, egli si dedicò all'elaborazione di testi di critica letteraria, che, oltre a una descrizione del panorama letterario italiano otto-novecentesco, miravano a una rappresentazione socio-politica della nazione. Infine, a partire dalla fine degli anni Cinquanta, in Italia si verificarono una serie di eventi socio-culturali che portarono l'autore ad abbandonare il ruolo di intellettuale impegnato; la decadenza de...