La rappresentazione della morte costituisce uno dei più importanti tratti distintivi dell’espressione identitaria messicana. Dalla ritualità dei sacrifici umani in epoca precortesiana alle festose celebrazioni del Giorno dei Morti che oggi invadono luoghi pubblici e privati di tutta la Repubblica, il rapporto con l’aldilà abita da sempre lo spazio sincretico di una geografia culturale che, amalgamando sacralità e ironia, ha saputo costruire un dialogo ininterrotto tra la spiritualità indigena e la tradizione cristiana. Esorcizzata, festeggiata e addirittura santificata, la morte appartiene a quel corredo di immagini mistiche che, dalla frontiera nord alle selve del Chiapas, hanno saputo disegnare i contorni della sfera ontologica nazionale....