Cosa sono oggi le città? Stiamo vivendo l’inferno d’acciaio futuristico e distopico profetizzato dalla Metropolis di Fritz Lang? Quella divisione dello spazio – con i ricchi al di sopra della superficie e i lavoratori sfruttati al di sotto – si ritrova semplicemente riorganizzata in una divisione di classe più orizzontale e meno ordinata nelle metropoli di oggi? Lagos, Il Cairo, New York, Cape Town, Shanghai, Londra, Milano: quali linee di separazione le percorrono e dove sono i punti di saturazione che generano soggetti inaspettati, sacche di resistenza, ribellione, o semplicemente cambiamento? Sono, queste, alcune delle domande che ci hanno accompagnato nella fertile e piacevole collaborazione con i due generosi curatori di questo numero ...