Conoscere le patologie di degrado dei materiali dell'architettura moderna. I materiali cementizi della prima met\ue0 del '900

Le sfide che riguardano il restauro dei materiali dell\u2019architettura moderna sono molteplici. Esse sono riconducibili principalmente all\u2019uso, soprattutto nella prima met\ue0 del Novecento, di materiali e tecnologie nuove rispetto alla tradizione costruttiva e spesso sperimentali. Particolarmente problematico \ue8 intervenire sui materiali \u2018cementizi\u2019, cio\ue8 su quei materiali ottenuti grazie all\u2019utilizzo di leganti idraulici di varia natura, quali cemento Portland, cemento romano, calci idrauliche e altre tipologie di leganti che furono il frutto di un\u2019epoca di forte sperimentazione e innovazione in molti Paesi europei. Tali materiali cementizi possono essere distinti in calcestruzzi armati, intonaci (soprattutto decorativi o \u2018pierre-simili\u2019, cio\ue8 ad imitazione della pietra) e pietre artificiali (anche dette malte cementizie e cementi decorativi). Il degrado di questi materiali cementizi pu\uf2 in parte differenziarsi da quello dei materiali tradizionali, ma in ogni caso la sua comprensione richiede la conoscenza della loro formulazione e delle loro caratteristiche. Questo aspetto \ue8 tutt\u2019altro che banale, sia per la scarsa attenzione prestata fino ad oggi ai materiali dell\u2019architettura moderna, che di conseguenza sono stati oggetto di limitate campagne diagnostiche, sia per la segretezza che caratterizzava le formulazioni e le tecnologie applicative originali, che venivano gelosamente custodite come \u2018segreti di bottega\u2019 dagli artigiani che ne facevano uso. Identificare la natura e le propriet\ue0 dei materiali cementizi della prima met\ue0 del \u2018900 costituisce quindi una necessit\ue0 urgente per comprenderne i meccanismi di degrado e, soprattutto, per delineare opportune strategie di restauro