La Resistenza come movimento contro la guerra e per l\u2019affermazione di diritti

Il rifiuto della guerra, prima, la ribellione alla guerra, poi, costituiscono il passaggio da un antifascismo, che \ue8 innanzitutto esistenziale e culturale, alla Resistenza che \ue8 anch\u2019essa innanzitutto un fenomeno esistenziale e culturale. L\u2019accento posto sull\u2019esclusivo antifascismo politico o sull\u2019esclusiva Resistenza armata ha impedito di cogliere questi aspetti che sono essenziali per la comprensione sia dell\u2019antifascismo sia della Resistenza. Quest\u2019ultima interpretata, poi, esclusivamente come \u201cguerra di liberazione contro lo straniero\u201d ha nascosto la Resistenza come lotta per uscire dalla guerra. Il testo si incarica di dimostrare, attraverso fonti diverse, questa nuova interpretazione dell\u2019antifascismo e della Resistenza. L\u2019analisi dell\u2019esperienza dei Gruppi di difesa della donna \u2013 che si sviluppano all\u2019interno della Resistenza fra il 1943 e il 1945 \u2013 consente anche di sostenere che l\u2019obiettivo di por fine alla guerra era prioritario e che a questo si combinava la richiesta di un nuovo patto fra i cittadini e lo Stato in grado di affermare nuovi diritti, diritti umani e diritti delle donne