L’attenzione sociale in Achille Ardigò

La lunga vita, non solo in termini accademico-scientifici, di Achille Ardigò (1921-2008) si è sempre spesa a favore di una marcata attenzione verso le problematiche sociali, il loro studio e le risposte praticabili. Per dirla, tanto sinteticamente quanto in maniera pregnante, con le parole di Cipolla, il Maestro «ha sempre fatto dell’eguaglianza delle opportunità, della gestione, delle anticipazioni e dell’informazione sanitaria una delle sue bandiere e […] ha costruito tutta la sua sociologia sul concetto di empatia e su una sorta di condivisione diretta delle esperienze di vita»1. Questo capitolo intende dunque rendere conto di tale tensione umana ed intellettuale avvalendosi di discorsi e note, oltre ad alcuni dei più significativi interventi in Consiglio Comunale durante i suoi anni di serrata presenza ed attività, lungo assi tematici che ben riflettono la suddetta propensione, e cioè povertà, anzianità, volontariato (qui inteso evidentemente come mondo capace di ovviare, o quanto meno di farsi carico e portavoce di alcune disuguaglianze e problematiche sociali)