Apprendere le lingue a distanze variabili: un approccio umanistico

none1noL'opera ha una discreta diffusione nazionale (biblioteche del Nord e del Centro Italia) e internazionale (in particolare in Germania e negli Stati Uniti), come rilevabile dai dati pubblicati su WorldCat: https://www.worldcat.org/title/apprendere-le-lingue-a-distanze-variabili-un-approccio-umanistico/oclc/953841890&referer=brief_results L'opera così come i temi affrontati in essa sono stati oggetto di numerose collaborazioni internazionali, come documentato da decine di presentazioni a convegni e di pubblicazioni. Tra le più importanto citiamo il progetto ANR/IDEFI Innovalangues, coordinato dall'Université Grenoble Alpes (partner: LEND, REAL, Université de Mons, TECFA di Ginevra), e il progetto CALL-SLT, coordinato dall'Université de Geneve (FTI). L'innovazione della presente ricerca è stata sancita dalla vincita del premio CEUM. Una recensione è stata redatta dal prof. Simone Bionda e pubblicata sulla rivista LEND -Lingua e Nuova Didattica, classificata in fascia A per Anvur-ASN. Nella prefazione all'opera, a cura del prof. Gabriele Azzaro, si afferma: "In sintesi, i risultati ottenuti nella presente ricerca-azione possono guidarci verso una proficua riprogrammazione delle prassi didattiche ibride e in autonomia". Si allega la versione integrale della prefazione. La pubblicazione del libro a seguito della ricerca dottorale ha altresì consentito di avviare un lungo e proficuo lavoro di ricerca applicata nell'ambito dell'innovazione didattica nel quadro del progetto IDEFI (Initiatives d'Excellence en Formations Innovantes) Innovalangues (finanziato dall'ANR francese), sin dal 2012-2013 (cfr. http://innovalangues.fr/)In un periodo contraddistinto dal rapido moltiplicarsi di strumenti e tecniche, è importante non perdere di vista le coordinate sociali, psicologiche e più ampiamente umanistiche che rendono la glottodidattica una disciplina di intervento. Attenta alle indicazioni delle politiche linguistiche odierne e con un forte ancoraggio al contesto di ricerca-azione dell’Università di Bologna, l’autrice si interroga sul rapporto esistente apprendimento linguistico personalizzato e vincoli di standardizzazione. In una prospettiva di ricerca interpretativa, si indagano i rapporti tra gli orientamenti motivazionali, i fattori di autoefficacia e i risultati ottenuti nelle prove di valutazione, con una nuova apertura verso il ruolo del tutor e verso le forme di supporto socio-affettivo.mixedCristiana CerviniCristiana Cervin