Commento agli artt. 474-521 c.p.c.

L'ampio commento in oggetto, pur costituendo apparentemete l'analisi di una serie di articoli del codice, in realt\ue0 rappresenta la lettura aggiornata della evoluzione della materia espropriativa, che \ue8 stata oggetto di una vera e propria rivoluzione copernicana "costante" negli utlimi dieci anni. Infatti, a partire dalla modifiche del 2005/2006, il processo esecutivo \ue8 stato riformato a pi\uf9 riprese dal legislatore tramite la tecnica della legislazione d'urgenza, intervenendo ben cinque volte in questo arco temporale. Dal canto suo, anche la giurisprudeenza della Cassazione si \ue8 pronunciata pi\uf9 volte in modo assai innovativo negli ultimi anni, anche interpretando in modo talvolta stupefancente il dettato normativo. Il risultato di tale "cantiere aperto" \ue8 che attarverso l'analisi delle novit\ue0 introdotte (da ultima, per quel che riguarda le disposizioni in esame, la l. 162/2014) \ue8 l'innovazione della sistemazione anche teorica dell'esecuzione forzata. Non \ue8 possibile dar conto di tutte le modifiche contenute nel commento degli articoli in esame, se non concludendo che esse esprimono una modificazione della giurisdizione esecutiva nella sua interezza, che si sta traducendo in una sorta di "esternalizzazione" dello strumento esecutivo, come del resto emerge anche dal provvedimento che per ultimo ha innovato tale mataria "recante misure di degiurisdizionalizzazione e di definizione dell'arretrato"