Rituali funerari in epoca altomedievale: il caso dell'inumato della tomba 57 di Vicenne Campochiaro (VII s.)

La necropoli altomedievale (VII secolo) di Vicenne-Campochiaro \ue8 riferibile ad un gruppo nomade eurasiatico, probabilmente identificato con gli Avari. Dei 130 scheletri riesumati a partire dal 1987, il presente studio prende in considerazione l\u2019indagine antropologica relativa all\u2019inumato della tomba 57. Tale scelta \ue8 dovuta alle particolarit\ue0 della sepoltura emerse gi\ue0 dalle prime rilevazioni in situ, come la posizione marginale della tomba nella necropoli, la superficialit\ue0 della sepoltura e l\u2019assenza di alcuni distretti scheletrici (cranio, patelle e parte dei piedi), che nel complesso rendono la sepoltura anomala. L\u2019individuo si riferisce a un giovane adulto maschio. I resti scheletrici presentano alcune patologie come la scoliosi e la sublussazione dell\u2019anca che hanno causato all\u2019individuo un deficit deambulatorio. Sono inoltre presenti fratture a carico degli arti superiori, di cui una sull\u2019ulna sinistra riconducibile a violenza interpersonale (frattura da parata). La posizione marginale in cui era collocata la sepoltura, l\u2019assenza di alcuni distretti scheletrici unitamente alle patologie riscontrate e alla violenza interpersonale subita evidenziano un quadro presumibilmente riconducibile ad una forma di emarginazione sociale dell\u2019individuo. Lo stato di conservazione dello scheletro e le condizioni di sepoltura vengono esaminati in relazione a quanto emerge per gli altri inumati della necropoli