L’articolo analizza l’apporto dato dai costituzionalisti alla epistemologia della comparazione. Evidenzia un loro sostanziale appiattimento sulle categorie forgiate dai civilisti/comparatisti sin dal Congresso di Parigi del 1900. Il diritto costituzionale comparato, invece, potrebbe e dovrebbe dedicarsi ad approfondire metodologie sue proprie, da applicare nei campi di esclusiva sua competenza. Lo ha fatto nel settore dell’interpretazione, con riflessi sulla scienza comparatistica in generale, ma non in quello delle classificazioni. Ha invece elaborato proprie macro-classificazioni delle forme di Stato, che sono utilizzate parallelamente a quelle di famiglie giuridiche utilizzate dai civilisti. Così pure ha prodotto studi innovativi nell’an...