Etiche religiose e lo spirito dei modelli di Welfare State in Europa

Il saggio si propone di analizzare l’influenza delle confessioni religiose sulla formazione dei welfare states in Europa. Il testo si articola in quattro paragrafi. Nel primo viene presentata una breve rassegna delle teorie sociologiche classiche sul fenomeno religioso. Il secondo illustra la teoria della secolarizzazione. Con riferimento al testo di Norris e Inglehart, Sacred and Secular, del 2005, vengono sottolineati i limiti della teoria funzionalista classica della secolarizzazione, la quale afferma che la religione perderà progressivamente di importanza mano a mano che si diffonde il processo di industrializzazione. Viene proposto un nuovo approccio alla secolarizzazione intesa come un processo sociale legato al livello di “sicurezza esistenziale” presente in un determinato paese. In questo quadro viene analizzato il ruolo svolto dal welfare state quale sistema per ridurre la vulnerabilità di una fascia crescente di popolazione verso i rischi imprevedibili. Il terzo paragrafo è dedicato ad esaminare la relazione tra religione e politiche sociali. Partendo dal riconoscimento del fatto che il ruolo delle confessioni religiose è stato fortemente ignorato negli studi comparativi sui modelli di welfare state, viene proposta una nuova classificazione dei regimi di welfare basata sulla fede religiosa prevalente in un determinato paese (cattolica vs. protestante; e chiesa luterana vs. le chiese riformate calviniste). Il quarto ed ultimo paragrafo presenta ed illustra cinque dimensioni analitiche del rapporto tra religione e sistemi di sicurezza sociale. Le cinque dimensioni sono: i principi e le norme morali (precetti) della dottrina religiosa; le agenzie e i servizi gestiti direttamente da istituzioni religiose; i partiti politici ad orientamento religioso; le culture e i valori della opinione pubblica; le relazioni tra la Chiesa e le istituzioni pubbliche