none1noIl saggio analizza le peculiarità del futurismo emiliano-romagnolo nella sua lunga e intensa parabola, a partire dalla pubblicazione del "Manifesto del Futurismo" di Marinetti a Bologna nel 1909, quindici giorni prima che su "Le Figaro", fino agli anni Trenta e Quaranta; dopo un quadro generale dedicato alle numerosissime personalità che vi aderirono e vi operarono (Corrado Govoni, TATO, Piero Gigli-Jamar 14, Longanesi, Caviglioni, Valli, Fanelli, Aroldo Bonzagni "Bot il Terribile", Athos Canarini etc.), si sviluppa in forma interdisciplinare in tre sezioni, dedicate rispettivamente al musicista e teorico Francesco Balilla Pratella, agli scrittori e pittori e pionieri del cinema fratelli Ginanni Corradini, e al pittore scultore e sce...