Guido Gozzano viaggiatore in India, ovvero la macchina dell’impartecipazione

Il saggio prende in esame le prose indiane di Guido Gozzano e la composizione del volume postumo "Verso la cuna del mondo", in particolare il suo rapporto con un tardo ed estenuato immaginario orientalista ed esotista (in parallelo con analoghe suggestioni provenienti da Raymond Roussel, anch'egli devoto lettore, come Gozzano, di Verne e di Loti), la presenza nei testi originali editi su rivista di un cospicuo apparato fotografico, sistematicamente rimosso nelle edizioni in volume, e l'approccio dell'autore programmaticamente inautentico con luoghi mai visitati e racconti di seconda mano, che vivono sulla pagina solo in forma di riproduzione e pastiche