A partire da alcuni testi di Giordano Bruno (in part. De umbris, e Spaccio della Bestia trionfante, De immenso, Lampas, Sigillum Sigillorum), è messa in evidenza la relazione, negli scritti bruniani, tra le occorrenze architetturali e una nuova concezione di metodo, di acquisizione e di sistemazione del sapere. Il saggio cerca altresì di tratteggiare nessi sostanziali che collegano, sul significato accordato a tali lemmi, il pensiero di Bruno e quello di altri umanisti italiani ed europei (L. Valla, L. Alberti, G. Budé, P. de La Ramée, ecc