Accesso alle infrastrutture e riconoscimento dei costi nei mercati dell’energia

Il saggio riflette sulle finalità e sui limiti del potere di regolazione tariffaria in materia di accesso alle reti nel settore dell’energia, soffermandosi in particolare sul tema del riconoscimento dei costi di realizzazione e gestione dell’infrastruttura. La normativa italiana ed europea, pur prevedendo che la tariffa debba rispecchiare i costi di un gestore efficiente, attribuisce all’autorità di regolazione un potere discrezionale amplissimo e indeterminato. Analizzando le principali controversie decise dal giudice amministrativo in tema di riconoscimento dei costi, il saggio mette in luce l’ambiguità e la scarsa chiarezza del quadro giuridico entro il quale la discrezionalità regolatoria viene esercitata e sottolinea l’importanza di definire con maggior precisione i contenuti delle situazioni soggettive degli operatori di fronte all’esercizio del potere tariffario nel contesto di mercato instaurato dalle direttive di liberalizzazione