Dal 1981 l’Italia si è ufficialmente scoperta paese di immigrazione. In quell’anno, per la prima volta, il saldo migratorio aveva un segno positivo. Questo fu un dato abbastanza sorprendente per un paese che per più di un secolo aveva visto espatriare milioni di suoi cittadini alla ricerca di migliori fortune nei paesi d’oltreoceano durante i primi decenni del XX secolo, e in altri paesi del continente europeo dopo la seconda guerra mondiale. Fin dagli esordi la presenza straniera non si è mai distribuita uniformemente sul territorio nazionale, concentrandosi prevalentemente nelle regioni a più elevato sviluppo economico del Nord e del Centro. Il maggiore dinamismo del mercato del lavoro di alcune aree territoriali si è rivelato, infatti, u...