L\u2019empatia tra neuroni e medicina: attualit\ue0 di un concetto molto ardigoiano

Il concetto di empatia \ue8 centrale nel pensiero di Ardig\uf2. Sulla scorta di Husserl e di Edith Stein, Ardig\uf2 pone al centro della sua analisi/proposta teorica, rispetto al percorso tra soggettivit\ue0 e intersoggettivit\ue0 oggettiva, proprio la possibilit\ue0 di \u201cvedere il mondo con gli occhi dell\u2019altro\u201d. Non di meno Ardig\uf2 utilizza l\u2019empatia come strumento per sociologie specifiche \u2013 ad esempio risulta fondamentale l\u2019empatia per il rapporto medico/paziente nella sociologia della salute, dice Ardig\uf2. A oltre dieci anni rispetto alle ultime proposte sul tema dell\u2019empatia di Ardig\uf2 (1997), in quali campi ha trovato popolarit\ue0 questo concetto? E come \ue8 stato utilizzato nella sociologia? Come avrebbe reagito Ardig\uf2 di fronte a nuove forme di interpretazione e di utilizzo dell\u2019empatia? Il presente contributo non si pone l\u2019obiettivo dell\u2019esaustivit\ue0. La scelta degli esempi \ue8 legata alla soggettivit\ue0 di chi scrive, tuttavia non si pu\uf2 tacere che alcune tematiche, connesse all\u2019empatia, hanno ottenuto oggi molta risonanza. In specifico, vorrei accennare alla posizione di uno studioso molto ascoltato dai decisori politici: si tratta di Jeremy Rifkin e della sua opera dedicata a La civilt\ue0 dell\u2019empatia (2010). In secondo luogo, riprendo la scoperta dei neuroni-specchio, denominati \u201cneuroni dell\u2019empatia\u201d. Una scoperta che per qualcuno sta alle neuroscienze come la scoperta del DNA sta alla biologia. In terzo luogo, vorrei accennare alla crescita, nella sociologia della salute e nelle Medical Humanities, del movimento della Narrative-Based Medicine. In quarto luogo, mi sembra importante denunciare la scomparsa dell\u2019empatia in un luogo nel quale invece dovrebbe esserci: la cura delle malattie mentali. L\u2019approccio diagnostico del DSM, basato soprattutto su sintomi osservabili/comunicabili si interessa poco del senso soggettivo. In conclusione cercher\uf2 di porre queste declinazioni dell\u2019empatia (e della non-empatia) con la prospettiva ardigoian