Le tane del vino. Cantine, 'volte profonde', grotte secoli XIII-XIX

Con questo studio si prosegue l'indagine sul tema della conservazione degli alimenti prima dell'età industriale, già avviato in anni pregressi per le fosse da grano (De Nicolò, 2001) e per le neviere o ghiacciaie (De Nicolò, 2004) tentando anche di colmare il vuoto storiografico sull'argomento, rimasto fino ad oggi piuttosto trascurato. Per affrontare il problema si è partiti da un'analisi nel lungo periodo, cioè dal basso medioevo all'ottocento, della trattatistica di carattere agronomico ed al contempo dei manuali di architettura, degli studi sulle costruzioni, rurali ed enotecniche in primis, senza trascurare il confronto con gli autori latini, sulla cui fortuna e riscoperta in età medievale e moderna sono stati evidenziati in questo studio numerosi richiami, utili a dimostrare quanto la precettistica classica sia servita da ammaestramento nel corso dei secoli, confluenso perfino nei testi di 'enotecnica' dell'Otto-Novecento. L'approfondimento si aggancia poi anche a un altro tema di ricerca che ha come oggetto i sistemi ipogeici individuati in alcune località di Romagna e Marche mettendo a confronto le strutture prese in esame con manufatti sotterranei preposti alla conservazione dei vino segnalati dalle fonti di età medievale e moderna in altre regioni italiane (Toscana, Lazio, Puglia), fino ad oggi mai evidenziate