Interpretare la neourbanit\ue0: citt\ue0 de-formata e immobiliarizzazione

E\u2019 davvero difficile oggi ragionare di urbanizzazione. Da alcuni decenni la natura della citt\ue0 \ue8 profondamente mutata. Per millenni ha significato accentramento, concentrazione, verticalit\ue0, ora non \ue8 pi\uf9 chiaro cosa sia l\u2019urbano. La citt\ue0 si \ue8 de-formata e ha trasferito ad uno spazio dilatato e discontinuo ritmi e stili di vita urbani. Una frantumazione disordinata e disarmonica che non \ue8 solo morfologica o dei modelli insediativi, ma ha comportato una modifica radicale dei milieux territoriali. Che non rispecchia urbanit\ue0 ne\u2019 ruralit\ue0. Ma che assorbendo i cittadini in fuga, le loro mentalit\ue0, aspettative, consuetudini, esprime semmai una neourbanit\ue0 confusa e disorganica, orfana di quei collanti di appartenenza e convivialit\ue0 che danno anima, senso ai sistemi territoriali. Che \ue8 urgente ripensare. Una trasformazione frutto del liberismo speculativo che ha dominato la scena economica internazionale e ha indirizzato sull\u2019edilizia molti dei capitali liberati dalla deindustrializzazione. La citt\ue0 de-formata come campo di riconversione e di profitto, loro rappresentazione. ...La citt\ue0 ha perso compattezza, si \ue8 slabbrata nelle campagne. Una neourbanit\ue0 che non coincide con nuove forme di territorializzazione ma all\u2019opposto in frammentazione, desocializzazione. Un miscuglio incoerente che va ripensato in termini territoriali.....La citt\ue0 de-formata sussume ed enfatizza questa complessit\ue0. E\u2019 il coacervo dei mille fili che muovono la societ\ue0, embricati tra loro in matasse difficili da dipanare, ma il cui groviglio bisogna in qualche modo decomplessificare, accettando anche il rischio, comunque inevitabile, di trascurare qualche derivazione. La citt\ue0 postmoderna ha accentuato la propria impenetrabilit\ue0 dietro un paravento di meraviglie e di paure. La crisi, esplosa non a caso dal settore immobiliare, ne ha messo a nudo il ruolo nella riconfigurazione fondiaria del capitalismo postindustriale. In questa prospettiva analizzare la svolta immobiliarista, come in queste pagine intendo fare, pu\uf2 raccontare molto della citt\ue0 odierna. Un ambito in cui i sogni soggettivi si intersecano alle logiche della valorizzazione