Isocrate e Platone: un rapporto controverso

L’intervento prende in considerazione i rapporti tra Platone e Isocrate, che sono sempre stati descritti come conflittuali, e anzi profondamente ostili. L’analisi delle testimonianze antiche consente di rivedere questo giudizio troppo affrettato e soprattutto, attraverso la lettura dei testi dei due autori, l’”Areopagitico” isocrateo e il libro III delle “Leggi” di Platone, viene ravvisata la presenza di interessi politici comuni in relazione alla politica interna ateniese negli anni 370-60 a. C. Si tratta, per entrambi i pensatori, di individuare i mezzi per superare la crisi politica e morale interna ad Atene dopo la guerra sociale. In primo piano si pone, sia per Platone, sia per Isocrate, una riforma politica, che rimetta in vigore la “patrios politeia”, e cioè la costituzione stabilita da Solone e, solidale con questa, appare un rinnovamento etico che riporti in auge l’educazione ateniese antica, quella che aveva contribuito in misura determinante alle vittorie nelle guerre persiane