Risaputa è l’ammirazione che Giambattista Martini nutriva per il suo «terzo maestro» Giacomo Antonio Perti, ricordato come «il più dotto» fra i musicisti di S. Petronio, «stimato e venerato universalmente» per il «gran possesso dell’arte musica e la sublime cognizione d’ogni sua più sottile finezza» nonché per le sue doti umane («saviezza, umiltà, maniera rispettosa et obbligante che egli ha con tutti», tanto che bastava «vederlo per inamorarsene»). Un segno tangibile non tanto della personalità quanto della didattica del più anziano musicista, che con ogni evidenza il Francescano ben conosceva sin nei dettagli, si coglie nell’"Esemplare, o sia Saggio fondamentale pratico di contrappunto", che Martini pubblicò in due tomi tra il 1774 e il '...