Puccini fu un compositore sensibilissimo alle ragioni dell’occhio. Al suo incontro con la tradizione teatrale francese si devono i primi livrets de mise en scène delle sue opere che registrano, come una partitura d’orchestra fa con gli strumenti e le voci, i movimenti dei cantanti sul palco seguendoli fin dietro le quinte e, integrandosi con i bozzetti delle scene e dei costumi, contribuiscono a determinare il messaggio che lo spettatore riceve dalla serata teatrale, fissandolo per le riprese successive. Oltre alla Bohème e a Tosca, la serie di questi livrets, conservati presso la biblioteca dell’Association de la Régie théâtrale a Parigi, comprende un allestimento che rimase in repertorio per molti decenni, Madame Butterfly (1906); in que...