Il saggio propone alcuni affondi sull’ultima opera di Spinoza, il Trattato Politico, in particolare sulle pagine conclusive, interrotte dalla morte prematura del filosofo. Pagine problematiche, apparentemente paradossali. Non solo perché in tutta evidenza abbozzate, approssimative. Ma soprattutto per il contenuto che vi emerge, tutt’altro che pronto a confluire in modo piano e lineare sui “princìpi” generali del trattato, gli stessi che fanno di Spinoza il primo grande teorico moderno della democrazia. Non appare semplice, in effetti, accordare, o anche solo accostare, la rapida negazione, la frettolosa, affrettata esclusione di settori largamente maggioritari della «moltitudine» – i servi e le donne – dal governo attivo della democrazia (è...