Come in un dittico, il volume tratteggia le vite del farmacologo Vittorio Erspamer e dello storico del diritto romano Pietro Ciapessoni: vite quasi parallele, che trovarono il loro punto di convergenza nel Collegio Ghislieri di Pavia, negli anni '30 del Novecento. Anni difficili per chi, avendo responsabilità pedagogiche come il Rettore Ciapessoni, cercava di mantenere un'autonomia dal totalitarismo fascista. Con la sua azione educativa, che traeva alimento dalla passione per lo studio che egli stesso praticava, Ciapessoni seppe ritagliare, a vantaggio dell'istituzione che dirigeva, significativi spazi di libertà intellettuale. In questi spazi, poterono germogliare tanti alunni destinati a incidere profondamente nella vita culturale e ...