Le misure di portata con tracciante nelle reti fognarie: indagini sperimentali ed analisi dell’incertezza

Le misure di portata mediante traccianti sono da tempo impiegate nell’ambito delle correnti a pelo libero, in particolare la loro applicazione si è spesso rivolta ai corsi d’acqua minori o contraddistinti da moto par-ticolarmente turbolento, quali quelli montani. Di recente, si è cercato di estendere tale principio anche ai condotti fognari, quale possibile soluzione alle restrizioni ed agli svantaggi di cui sopra, per la semplicità del metodo dal punto di vista operativo e la relativa economicità della strumentazione coinvolta. Tra i possibili traccianti è stato scelto il cloruro di sodio (NaCl), non solo per il costo ridotto e la facile reperi-bilità, ma anche per la possibilità di venire rilevato praticamente in continuo mediante un semplice con-ducimetro. Immissioni istantanee sono state preferite al dosaggio in continuo, in quanto più semplici e più rapide, pertanto garanzia di maggiore ripetibilità delle prove. Il presente lavoro si basa su alcune esperienze condotte sulla rete fognaria di Lucca. L’analisi affronta le problematiche più operative del metodo, dalle possibili fonti di errore sperimentale agli accorgimenti svi-luppati di volta in volta al fine di ridurle. Successivamente vengono proposte alcune strategie di elabora-zione dei dati rilevati, principalmente basate su generazioni casuali, di tipo Monte Carlo. In esse vengono combinate le principali fonti di errore che possono influenzare la misura: da quelle di natura sperimentale (quantità coinvolte, metodi di iniezione del tracciante, condizioni di moto nel condotto), a quelle dovute all’elaborazione del dato (depurazione del segnale misurato, valutazione del legame conducibilità-concentrazione). Tale analisi consente di ottenere non solo i valori di portata attesi, ma anche il grado di incertezza ad essi associato