Petrassi, come ci ricorda Franco Rossi nelle sue pagine dall’archivio, è stato anche il primo sovrintendente del tempio della lirica veneziano, una volta convertito a Ente autonomo, dove gestì tre annate ricche di proposte culturali di interesse autentico. Virgilio Bernardoni, nel saggio di apertura, ci offre un quadro vivo di Morte dell’aria e del Cordovano, riuniti in un dittico (omaggio che il compositore avrebbe certo gradito molto), in questo ciclo di recite che La Fenice ha inteso come omaggio al compositore recentemente scomparso, e ricorda, in via preliminare, come «ogni discorso sui lavori per il teatro di Goffredo Petrassi non può prescindere dalla refrattarietà per così dire costituzionale del musicista per il genere operistico»,...