L\u2019orso, il lupo, l\u2019uomo selvatico: viaggio etnografico nei carnevali occitani

Le terre occitane al di qua delle Alpi sono un patrimonio particolarmente interessante che sempre pi\uf9 viene indagato per comprendere le molteplici espressioni culturali del nostro Paese. La cultura occitana \ue8 un altrove che pu\uf2 riservare delle felici sorprese perch\ue9 portatore di saperi materiali e immateriali frutto di profonde memorie che si sono nutrite di miti, riti, di un sistema immaginario che le Alpi non hanno frammentato ma favorito. Nella tradizione occitana il tempo ha un ritmo annuale che riconosce solo due stagioni. Quella lunga, invernale del letargo e quella breve, estiva dove il montanaro deve provvedere a produrre gli alimenti che generano la riserva invernale. Le maschere animali, il mito dell\u2019uomo selvaggio sono l\u2019espressione rituale di questo ritmo costitutivo della montagna occitana. Si tratta di una pluralit\ue0 di conoscenze che la tradizione ci ha consegnato e che l\u2019uomo della postmodernit\ue0 non deve disperdere perch\ue9 \ue8 a partire anche da esse che si possono ri-costruire innovativi e originali progetti comunitari di futuro. L\u2019indagine \ue8 stata condotta a partire da dalla disamina della ampia letteratura folklorica sulle alpi piemontesi, unitamente ai dati etnografici raccolti dall\u2019autore all\u2019interno dei \u201cGranai della memoria\u201d