Il libro recensito si propone l’elaborazione di una teoria generale sul referendum sotto un profilo esclusivamente normativo, in quanto un approccio contaminato da considerazioni di carattere politico e sociologico condurrebbe a risultati fuorvianti. In verità, una metodologia così rigida rischia di compromettere la soluzioni di questioni importanti che pur costituiscono oggetto di dibattito anche tra i costituzionalisti. Da un punto di vista “strettamente giuridico” il referendum (abrogativo e costituzionale) dovrebbe essere configurato, pertanto, come mero strumento di partecipazione popolare e non anche come garanzia a disposizione di gruppi minoritari, non solo politici. Un’impostazione così ristrettiva contrasta con l’esigenza di valu...