Esistono artisti del periodo entre-deux-guerres che a lungo sono stati riconosciuti come “classici Moderni” e che oggi tuttavia faticano a destare in noi un favore senza riserve. Joan Mirò è tra questi. Troppe mostre. troppi quadri “tardi”, troppi luoghi comuni sedimentati sulla sua opera. Mirò non è per niente un artista di “avanguardia”, anche se si è sforzato a lungo di rendere meno intimo e idiosincratico il suo mondo figurativo; e addirittura di adattarsi a una precisa ortodossia. Personalmente sono convinto che la sua attività più interessante resti quella catalana giovanile, precedente il trasferimento a Parigi e l’ingresso nella cerchia surrealista. Un’attività per niente "astratta", al contrario, minuziosamente figurativa, da pitt...