Si interviene sulla questione relativa al rapporto tra Petrarca e la tradizione dell'ars memoriae, rinvenendo tracce del suo interesse tra quegli 'uncini' della memoria che sono le glosse apposte nel celebre codice Troyes 552 al ciceroniano "De oratore", testo fondante della mnemotecnica. Lo studioso si sofferma anzitutto sulla glossa relativa alla significativa figura del greco Temistocle, recuperata dal Petrarca nei "Rerum memorandarum" e nel "De remediis utriusque fortunae". In esse il poeta ricorre anzitutto ad un'idea 'materiale' della memoria, ricollegata alla negativa immagine della 'sarcina', allusiva di una memoria irregolare, caotica e perci\uf2 inutile, e a quella positiva del petto di Temistocle, un 'locus maior', spazioso e cap...