All’indomani della morte di Bessarione (1472), alcuni suoi beni passarono al Vaticano ed è così che in un inventario inedito, conservato tra le carte del Capitolo di San Pietro e datato 1473, si trovano descritte diverse opere provenienti dalla sua eredità: diciotto icone (per alcune delle quali, in questo contributo, si discute l’identificazione con opere superstiti), quattro croci, un altare portatile, alcuni oggetti con le armi del cardinale greco (una pisside, un dossale, due grembiuli e quattro panni), quattro tappeti. Completano l’eredità del porporato al Vaticano due bolle di estrema importanza: una firmata da papa Eugenio IV e dall’imperatore bizantino Giovanni VIII, «scripta in greco et latino cu(m) sigillis sive bullis uno de aur...