L'articolo analizza lo spettacolo messo in scena nel 2002 da ATIR per la regia di Serena Sinigaglia tratto dal King Lear shakespeariano.Una coraggiosa regia al femminile: un Lear senza Lear, un Lear fatto di figli senza neanche un padre, di giovani senza neanche un vecchio; un Lear dove non ci sono celebrità, dove non c’è alcun potente, dove, a turno, gli attori indossano i panni del vecchio re interrogandosi sul proprio rapporto col padre e coi padri, con la vecchiaia e con il potere. Al di là dell’innato amore per il Bardo che la regista, poco più che trentenne, dimostra attraverso le proprie scelte artistiche, ciò che spinge la Sinigaglia ad affronatre la ‘monumentale’ tragedia shakespeariana sfidando coraggiosamente gran parte della tra...