Il saggio analizza il lavoro di Zemeckis nella New Hollywood e il suo innovativo rapporto con la tecnologia. Cercando di ridefinire lo statuto dell’immagine filmica nella direzione del meticciato e dell’ibridazione, Zemeckis finisce per decostruire (o quanto meno per rendere impraticabile) la nozione tradizionale di “autorialità”
Nel lungo viaggio che porta l’immagine ad acquisire movimento prima, e colore e suono poi, nel lungo...
Ildebrando Pizzetti, tra i compositori della \u201cgenerazione dell\u2019Ottanta\u201d, \ue8 senza d...
Il saggio si occupa delle opere cinematografiche di uno degli autori e attori più importanti del tea...
Il saggio analizza il lavoro di Zemeckis nella New Hollywood e il suo innovativo rapporto con la tec...
Film come "The Walk" di Robert Zemeckis portano a estrema maturazione le intuizioni presenti fin dai...
Studio sul cinema digitale contemporaneo, sulla condizione dell'autore, sull'impiego del 3D a partir...
Il Direct Cinema statunitense, sviluppatosi alla fine degli anni '50, abbraccia le innovazioni della...
Il presente numero di “Rivista di estetica” raccoglie diversi contributi che intendono riflettere og...
Il volume si propone di rispondere innanzitutto a una precisa esigenza di natura didattica, quella d...
Dal secondo dopoguerra fino agli anni settanta, i cattolici hanno avuto un rapporto creativo e fecon...
Negli anni’60 e ‘70 i mezzi d’informazione visiva erano scarsi e la conoscenza delle città e della c...
Il cinema digitale popular permette, a volte, visioni impreviste: un paesaggio o un volto che si con...
A partire dal dibattito contemporaneo sulle teorie del cinema, con l'elaborato finale intendiamo pre...
Cosa proviamo e comprendiamo vedendo proiettati su uno schermo l’Ultima Cena di Leonardo e gli affre...
Vorrei cominciare dicendo che questo film, Garage Olimpo, non lo voleva fare nessuno. Mettere insiem...
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