La figura di Salvatore Bisogni, frequentato per diversi anni nel Collegio del Dottorato di Composizione di Bovisa del Politecnico di Milano, si è distinta nel panorama delle scuole italiane per una non comune disposizione ad una ricerca attenta e profonda nel campo dell’architettura. La considerazione per l’opera di Mies van der Rohe e di Hilberseimer sono una testimonianza importante (e non solo metodica) di come procedere nell’analisi e trarre insegnamenti dalle opere migliori. La discussione aperta e a volte aspra era parte di un modo di operare che alternava il confronto alla meditazione. Lontano dal ripetere supposti dogmi e dal vegliare sulle ceneri del passato, Salvatore Bisogni, nemico di ogni formalismo, ha sempre cercato...