A partire dalla mia esperienza etnografica in Medio Oriente, propongo una riflessione metodologica sul concetto di scoperta serendipitosa, elaborato da Ugo Fabietti e caratterizzato dal binomio casualità/sagacia. La dimensione della serendipità, o abduzione, ha contraddistinto alcuni punti focali della mia ricerca sul patrimonio culturale in Siria, dalla scelta dei contesti e argomenti di ricerca agli sviluppi dell’indagine etnografica. Propongo un ampliamento della definizione di scoperta serendipitosa, che consenta di cogliere la potenzialità, propria di una simile scoperta, di consolidare un certo punto di vista, attraverso il riferimento agli “amici teorici” dell’etnografo. Questa riflessione è inserita in una discussione sulle relazion...