Ci s’interroga sulla logistica del venalicium, cioè di quel tipo di mercato, le cui transazioni, muovendo grosse somme di denaro, impegnavano non solo un venditore e un acquirente, ma anche un pubblico, un magistrato, banchieri, banditori e intermediari, e che per giunta necessitava del sostegno di un apparato tecnico ed organizzativo idoneo al trasporto ed alla mostra di una merce fatta da esseri viventi, pur se asserviti.Nelle due metropoli prese a campione, Roma, la capitale del mondo romano ben attenta all’immagine pubblica di se stessa, e Capua, centro primario di distribuzione per ogni tipo di prodotto, si è cercato d’individuare, fidando principalmente sulle iscrizioni, quail quartieri, piazze, edifici fossero stati a ciò adibiti; qu...